La qualità dell’acqua utilizzata nell’industria farmaceutica è molto importante per la sicurezza e l’efficacia dei farmaci ma deve essere garantita anche lungo tutto il processo produttivo per svolgere altre funzioni che necessitano allo stesso modo di un alto livello di controllo. L’acqua è infatti molto usata sia nella preparazione dei farmaci come solvente e diluente, nella chimica clinica come reagente, è essenziale nelle soluzioni iniettabili e in quelle per uso orale, si usa in altri processi come la fermentazione e la purificazione. Nel lavaggio delle attrezzature è inoltre impiegata per pulire gli impianti produttivi e rimuovere eventuali contaminanti anche in forma di vapore. C’è inoltre il tema del trattamento a valle: le acque reflue del processo produttivo devono essere trattate prima di essere conferite agli scarichi.
La qualità dell’acqua per gli usi farmaceutici
Organismi nazionali e internazionali stabiliscono le linee guida e gli standard per l’acqua usata nella produzione farmaceutica, suddividendola in diverse categorie secondo le destinazioni d’uso, per grado di purezza e per caratteristiche, specificando i valori di riferimento riguardo contaminanti organici e inorganici, microorganismi, conduttività, endotossine, ecc.:
- Acqua potabile
- Acqua purificata, prodotta attraverso distillazione, osmosi inversa o altre tecnologie
- Acqua prodotta per distillazione
- Acqua altamente purificata
- Acqua sterile
Processi della depurazione acqua nell’industria farmaceutica
Secondo l’uso richiesto, l’acqua per l’industria farmaceutica deve soddisfare requisiti di purezza rigorosi e viene perciò sottoposta a diversi processi di depurazione:
- Filtrazione: per rimuovere le particelle solide in sospensione.
- Addolcimento: per eliminare i sali di calcio e magnesio che causano depositi e corrosione.
- Demineralizzazione: per ottenere acqua distillata, senza sali disciolti.
- Sterilizzazione: per azzerare i microrganismi patogeni.
Oltre al trattamento dell’acqua in ingresso, alla purificazione e al rispetto di norme stringenti, l’industria farmaceutica ha la convenienza economica a riutilizzare l’acqua oltre che l’obbligo di reimmettere in ambiente scarichi puliti. Tutto questo mantenendo il controllo dei costi.
Consumi d’acqua per la pulizia, riuso e riduzione dei costi
Proprio per l’uso frequente che se ne fa, i consumi di acqua nell’industria farmaceutica sono importanti. Il 60-80% del consumo è dovuto alla pulizia, per questo il trattamento e il recupero dell’acqua sono importanti, al di là della necessità di rispettare le norme. Un corretto trattamento permette infatti il riciclo dell’acqua: le industrie risparmiano così spese fisse e riducono l’approvvigionamento di risorse idriche. Grazie alle tecnologie più recenti e a una progettazione attenta, il consumo dello spazio per gli impianti è ridotto e meno impattante di un tempo, con la conseguente riduzione degli oneri di urbanizzazione.
Soluzioni a pacchi lamellari per l’industria farmaceutica. Vantaggi e usi
Fra le soluzioni più avanzate per il trattamento dell’acqua in questo campo, c’è l’utilizzo dei pacchi lamellari: una tecnologia di grande efficacia nelle varie fasi dei processi che permettono di ottenere acqua di alta e altissima qualità in modo sostenibile. I pacchi lamellari sono realizzati in materiale polimerico, hanno lunga durata e un’elevata resistenza alla corrosione, inoltre sono disponibili in diverse configurazioni per l’uso in numerose applicazioni, dall’osmosi inversa per ottenere acqua purificata, alla filtrazione per rimuovere le particelle in sospensione e gli organismi patogeni.
Le politiche aziendali per un consumo sostenibile dell’acqua rappresentano un valore economico diretto. Ma c’è un altro aspetto: l’attenzione virtuosa per l’ambiente distingue l’azienda, un aspetto sempre più decisivo.
Acqua trattata di qualità
